Hai effettuato un ordine online e non ti è stata consegnata la merce?

Se hai pagato un prodotto online e non ti è mai stato consegnato, potresti trovarti di fronte a un caso di truffa aggravata. Comprendere i tuoi diritti e le azioni legali che possono essere esercitate potrebbe salvare il tuo patrimonio.

Truffa contrattuale online: Cosa dice la legge?

Vendere un bene online senza consegnarlo all’acquirente potrebbe integrare il reato di truffa se il venditore, con artifici e raggiri, inganna l’acquirente facendogli concludere un contratto a lui pregiudizievole. Questo accade, ad esempio, quando il venditore, per ottenere un ingiusto profitto, crea un negozio on line, magari con recensioni fittizie, con l’originaria intenzione di ingannare gli utenti, incassare il denaro e sparire senza mai consegnare la merce.

Perché ci sia reato, e non il semplice illecito civile, non è però sufficiente la violazione del dovere di buona fede (es: “ho esaltato le caratteristiche del prodotto”), ma è necessaria una condotta idonea a rafforzare la circostanza ingannevole. Spesso i malintenzionati, per farla franca e non incorrere in una responsabilità penale, si muovono sulla linea di confine fra la subdola persuasione e la semplice scorrettezza contrattuale.

Le circostanze aggravanti della truffa online

Se la truffa avviene a distanza, sfruttando la rete per schermare la propria identità o evitare controlli da parte dell’acquirente, si applica anche una circostanza aggravante. La Suprema Corte ha chiarito che, quando l’inganno è reso più facile dall’uso di Internet, il reato è aggravato dalla cosiddetta “minorata difesa”. In altre parole, il truffatore approfitta della distanza fisica e dell’impossibilità dell’acquirente di verificare di persona il prodotto prima di pagare, mettendo quest’ultimo in una posizione di svantaggio.

Che succede se la querela è tardiva o mal formulata?

Una buona notizia per chi subisce truffe online, e attende molto tempo per denunciare, magari perché persuaso dalle rassicurazioni del venditore, è che, in questi casi, il diritto alla querela non viene compromesso da ritardi o imperfezioni formali nella sua presentazione. La Cassazione, con la sentenza n. 31825/2024, ha ribadito che, quando il reato è aggravato, come nelle truffe a distanza, la querela rimane valida anche se presentata oltre il termine di tre mesi previsto dalla legge.

Cosa puoi fare se sei vittima di una truffa online?

Se hai subito una truffa dopo un acquisto online, puoi sporgere querela contro il venditore. È importante fornire tutte le prove possibili, come ricevute di pagamento, scambi di email o messaggi, e ogni altra informazione che possa dimostrare l’avvenuto pagamento e la mancata consegna della merce. Anche le testimonianze di altri clienti potrebbero rafforzare l’intenzione fraudolenta del venditore che, di fronte a ripetuti inadempimenti, difficilmente potrebbe schermarsi dietro la semplice insolvenza (es:”il fornitore non mi ha consegnato la merce a casa di precedenti insoluti che ritenevo di poter sanare”).

In casi come questi, agire rapidamente può essere determinante per tutelare i tuoi diritti. Tuttavia anche se hai aspettato più di tre mesi, è comunque possibile ottenere giustizia. Se ti trovi in questa situazione, consultare un avvocato esperto in crimini informatici è la scelta migliore per garantire una difesa efficace e ottenere il risarcimento che ti spetta.

A volte infatti il presunto truffatore, per colpire più vittime possibili, cerca di attuare una sorta di “schema Ponzi”, soddisfacendo i primi acquirenti, affinché i successivi possano essere più facilmente ingannati. Una diffida tempestiva e la minaccia di un’azione penale potrebbe quantomeno salvaguardare la tua posizione creditoria.

Se hai bisogno di assistenza, contattami. Posso offrirti una consulenza personalizzata per valutare il tuo caso e aiutarti a intraprendere le azioni legali necessarie per recuperare il tuo denaro.

Si precisa che le consulenze non vengono rese gratuitamente ma solo dopo accettazione di preventivo scritto che verrà inviato previa descrizione del caso sottoposto