Se hai scoperto che il tuo nome, marchio, o altri segni distintivi sono stati associati a notizie diffamatorie sui motori di ricerca, sappi che puoi agire legalmente per richiedere la de-indicizzazione di tali contenuti. Di seguito, trovi una guida dettagliata sulle azioni legali necessarie per ottenere la rimozione di link diffamatori dai risultati di ricerca di Google e degli altri motori di ricerca.
1. Cos’è la de-indicizzazione?
La de-indicizzazione è la procedura legale con cui si richiede la rimozione di specifici link dai risultati di un motore di ricerca. Questo processo non elimina il contenuto diffamatorio direttamente dal sito in cui è pubblicato, ma impedisce che appaia nei risultati di ricerca associati ai segni distintivi di un individuo o azienda, rendendone quindi più difficile la reperibilità.
2. Quando si può richiedere la de-indicizzazione per contenuti diffamatori?
La de-indicizzazione può essere richiesta quando il contenuto pubblicato online è:
- Falso o presenta informazioni distorte;
- Diffamatorio, ossia capace di ledere la reputazione e l’immagine della persona o azienda;
- Obsoleto o non rilevante rispetto alla situazione attuale.
In particolare, la de-indicizzazione è giustificata quando i link in questione violano il diritto alla reputazione e alla privacy. Diritti tutelati dalla nostra Carta Costituzionale, dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati) e dalla giurisprudenza europea, come indicato nella sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul cosiddetto “diritto all’oblio”.
3. Quali azioni legali intraprendere per ottenere la de-indicizzazione?
Per ottenere la de-indicizzazione dei contenuti lesivi, è necessario seguire un iter legale preciso. Ecco i passi fondamentali da seguire:
a) Valutazione del contenuto
Prima di procedere con una richiesta formale, è importante valutare se il contenuto sia effettivamente diffamatorio, falso o obsoleto. Una consulenza legale preliminare può essere utile per stabilire la fondatezza del reclamo.
Occorre sempre verificare se le informazioni non rispondono più ad un interesse pubblico attuale. Può infatti capitare che le informazioni non siano in sé diffamatorie o false (es: fallimenti aziendali o controversie lavorative risalenti a molti anni prima) ma, in quanto obsolete, non più rilevanti.
In questo caso è necessario effettuare una valutazione approfondita del bilanciamento tra il diritto alla privacy e il diritto all’informazione. Solo provando la prevalenza del primo sul secondo è possibile ottenere la de-indicizzazione.
b) Richiesta di de-indicizzazione direttamente a Google
Google offre un modulo dedicato alla richiesta di de-indicizzazione. Per avviare la procedura, dovrai:
- Compilare il modulo di richiesta di rimozione disponibile nella sezione “Supporto legale” di Google;
- Fornire il link alla pagina specifica e una descrizione chiara del motivo per cui il contenuto è ritenuto diffamatorio;
- Allegare documenti che dimostrino l’identità del richiedente e, se possibile, prove che attestino la falsità del contenuto.
In caso di esito positivo, Google de-indicizzerà i link segnalati, rendendo il contenuto invisibile nelle ricerche effettuate utilizzando i segni distintivi del richiedente.
c) Reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali
Se la richiesta inviata a Google non viene accolta, è possibile presentare un reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali. Questo procedimento può risultare efficace soprattutto in caso di violazione del diritto alla privacy e alla reputazione, come previsto dal GDPR.
d) Azione legale presso il tribunale competente
In ultima istanza, se le precedenti richieste non portano al risultato sperato, è possibile avviare un’azione legale presso il tribunale competente. Un avvocato esperto in diritto digitale, privacy e tutela della reputazione potrà assisterti nella stesura di un ricorso per ottenere l’ordine di rimozione forzata da parte di Google.
4. Quali sono i tempi per ottenere la de-indicizzazione?
I tempi per ottenere la de-indicizzazione possono variare a seconda della complessità del caso:
- Procedura di de-indicizzazione diretta con Google: può richiedere alcune settimane;
- Reclamo al Garante: solitamente richiede qualche mese per la risoluzione;
- Azione legale: potrebbe prolungarsi oltre un anno, a seconda dei carichi di lavoro del tribunale.
5. Conclusione: il supporto legale è essenziale
La tutela della reputazione online è un diritto fondamentale e il ricorso alla de-indicizzazione è uno degli strumenti più efficaci per difendersi da contenuti diffamatori su Google. Affidarsi a un avvocato con esperienza in diritto del web permette di affrontare le complesse normative europee e nazionali, garantendo un supporto professionale per ogni fase del processo.
Per ulteriori informazioni, contattami: sarò lieto di supportarti nella protezione della tua immagine aziendale e professionale e dei tuoi diritti in ambito digitale.
Si precisa che le consulenze non vengono rese gratuitamente ma solo dopo accettazione di preventivo scritto che verrà inviato previa descrizione del caso sottoposto