Negli ultimi anni, la figura dell’influencer ha assunto un ruolo di grande rilievo, specialmente in settori come il benessere e la salute. Molti influencer, spinti dal desiderio di aiutare il proprio pubblico e di promuovere uno stile di vita sano, condividono piani alimentari, consigli su cosa mangiare e suggerimenti per migliorare l’alimentazione quotidiana. Tuttavia, questa pratica può presentare serie problematiche legali se non si dispone delle adeguate qualifiche professionali.
Se stai proponendo diete sui social network senza essere un nutrizionista abilitato, questo articolo fa al caso tuo. Vediamo insieme quali sono i rischi e le possibili sanzioni, come evitare errori che possono danneggiare la tua immagine e cosa fare per operare in modo sicuro e conforme alla legge.
La normativa italiana: chi può fornire consigli alimentari?
In Italia, la legge stabilisce con chiarezza che solo i professionisti con una qualifica specifica, come i biologi nutrizionisti, i dietisti e i medici dietologi, possono prescrivere diete personalizzate. Questi professionisti devono essere iscritti a un ordine professionale e abilitati a esercitare, avendo una formazione approfondita in ambito nutrizionale.
Proporre diete o piani alimentari senza possedere tali qualifiche equivale a esercitare una professione sanitaria senza titolo, una condotta punibile sia dal punto di vista civile che penale.
Articolo di riferimento:
L’art. 348 del Codice Penale sancisce che l’esercizio abusivo di una professione regolamentata, come quella del nutrizionista, è un reato e può portare a conseguenze molto serie, come ammende o reclusione.
Quali rischi legali corre un influencer che consiglia diete senza titolo?
Gli influencer che propongono diete senza titolo corrono diversi rischi legali:
- Denunce per esercizio abusivo della professione: chi fornisce consigli alimentari dettagliati o crea piani dietetici personalizzati può essere denunciato. La denuncia può provenire da ordini professionali o da singoli individui che si sentono danneggiati.
- Responsabilità civile per danni alla salute: qualora un utente subisse danni a causa di un piano alimentare non corretto, l’influencer potrebbe essere chiamato a risarcire i danni.
- Danni alla reputazione: una denuncia per esercizio abusivo può minare la credibilità dell’influencer e compromettere la fiducia del pubblico, danneggiando irreparabilmente la sua immagine.
Cosa distingue un consiglio generico da una consulenza professionale?
Per evitare problemi legali, è importante comprendere la differenza tra consiglio generico e consulenza professionale:
- Consiglio generico: parlare di alimentazione in modo generico e senza indicazioni personalizzate è generalmente lecito. Ad esempio, si possono condividere informazioni generali sui benefici di una dieta equilibrata, spiegare cosa sono i macronutrienti o parlare dei benefici della frutta e verdura.
- Consulenza professionale: creare un piano alimentare ad hoc o rispondere a domande specifiche sulla dieta di una persona è considerato consulenza professionale e richiede qualifiche specifiche.
Suggerimento pratico:
Per evitare di violare la legge, mantieni i tuoi contenuti generici e, quando possibile, invita i tuoi follower a consultare un professionista qualificato per informazioni specifiche.
Come tutelarsi: strategie per gli influencer
Se desideri continuare a trattare temi legati all’alimentazione sui social media senza rischi, ecco alcune strategie utili:
- Evidenzia la tua posizione: specifica chiaramente nella tua bio e nei tuoi post che non sei un nutrizionista e che le informazioni che condividi sono di carattere generale. Aggiungere disclaimer è una prassi consigliata.
- Collabora con professionisti: lavorare con un nutrizionista o un dietologo qualificato può aggiungere valore ai tuoi contenuti. Puoi intervistare professionisti, chiedere loro pareri o co-creare contenuti che offrono consigli più sicuri e autorevoli.
- Evita termini come “dieta” o “piano alimentare”: scegli parole più generiche come “suggerimenti di benessere” o “stile di vita sano” per distaccarti dalla consulenza diretta.
- Aggiornati costantemente: tieniti informato sulla normativa, che può cambiare nel tempo. Questo ti permette di evitare errori legali e di mantenere una buona reputazione.
Conclusione
Proporre diete sui social media senza qualifiche professionali è un’attività ad alto rischio legale. Conoscere e rispettare i limiti imposti dalla normativa è essenziale per chiunque desideri parlare di alimentazione online. Seguendo i suggerimenti di questo articolo, potrai continuare a condividere contenuti di valore, tutelarti da eventuali denunce e preservare la fiducia dei tuoi follower.
Se hai dubbi specifici o hai bisogno di assistenza per conformare i tuoi contenuti alle normative italiane, contattami per una consulenza.
Si precisa che le consulenze non vengono rese gratuitamente ma solo dopo accettazione di preventivo scritto che verrà inviato previa descrizione del caso sottoposto