Ho creato un profilo social con l’immagine della mia ex: ho commesso reato?

Creare un profilo falso utilizzando il nome e l’immagine di un’altra persona, specialmente di un’ex partner, può portare a conseguenze penali. È quindi importante chiarire quando la creazione di un profilo social falso rappresenta un reato e quali tutele sono previste per le vittime di tali abusi.

Il reato di sostituzione di persona sui social network

Secondo la legge italiana, creare un profilo social utilizzando l’immagine e i dati di una persona esistente senza il suo consenso può configurare il reato di sostituzione di persona, disciplinato dall’articolo 494 del Codice Penale. Questo si verifica quando qualcuno, assumendo l’identità di un’altra persona, induce terzi a credere che il profilo appartenga realmente a quel soggetto, causando un danno o traendo un vantaggio ingiusto. Il reato è punito con la reclusione fino a un anno.

Luso di una foto e del nome di un’altra persona su un social network senza il consenso rappresenta una violazione della sua identità digitale. Anche se la foto è stata ottenuta da internet, non significa che possa essere usata liberamente per creare falsi profili, poiché ciò crea un rischio di confusione e danno per la persona reale.

Quando un falso profilo diventa illecito?

Un falso profilo diventa illecito quando:

  • Viene usata l’immagine di una persona reale senza il suo consenso.
  • Viene utilizzato il nome o altri dati personali per creare l’illusione che il profilo appartenga alla vittima.
  • L’intenzione è quella di sostituirsi alla persona, traendo vantaggio da tale azione o arrecandole un danno.

Anche se il profilo non è creato per diffamare o molestare, il solo fatto di sostituirsi a un’altra persona su un social network è sufficiente a configurare un reato. Inoltre, se lo scopo del profilo è screditare la vittima, potrebbe configurarsi anche il reato di diffamazione.

Proteggersi da accuse infondate

È importante notare che non tutti i falsi profili costituiscono reato. Ad esempio, creare un avatar con personaggi storici o immaginari è lecito, poiché non esiste un rischio di confusione con una persona reale. Tuttavia, quando si utilizzano i dati personali di qualcun altro, anche se trovati liberamente online, si rischia di incorrere in violazioni penali.

Se ti trovi accusato ingiustamente di aver creato un profilo falso, è fondamentale dimostrare che:

  1. Non hai utilizzato dati personali reali di un’altra persona senza il suo consenso.
  2. Non hai creato confusione sulla vera identità della persona.
  3. Non hai tratto vantaggio né arrecato danno a terzi con il tuo comportamento.

Come tutelarsi se si è vittime di un profilo falso

Se scopri un profilo social falso creato a tuo nome, puoi:

  • Segnalare immediatamente il profilo alla piattaforma social: Facebook e Instagram hanno procedure per la rimozione di profili falsi, che richiedono una verifica dell’identità.
  • Sporgere una denuncia presso la Polizia Postale per il reato di sostituzione di persona e violazione della privacy.
  • Chiedere il risarcimento dei danni: se il profilo ha danneggiato la tua reputazione o causato un disagio, puoi agire legalmente contro l’autore del falso profilo per ottenere un risarcimento.

Conclusioni

Creare un profilo social falso utilizzando l’immagine di una persona reale senza consenso può portare a conseguenze legali significative. La tutela dell’identità digitale è diventata fondamentale nel mondo attuale, e la giurisprudenza pone limiti chiari all’uso non autorizzato di nomi e immagini altrui. Se ti trovi accusato ingiustamente o se sei vittima di un falso profilo, è importante agire rapidamente, tutelandoti con gli strumenti legali a disposizione.


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