Il contratto di social networking è un accordo che l’utente stipula con il Provider (Meta, Google, etc) al fine di godere dei servizi offerti dalla piattaforma.
A fronte dell’utilizzo di tali servizi, l’utente autorizza il social network a trattare i propri dati personali per finalità di marketing e di profilazione.
Da ciò ne deriva che il contratto che stipuliamo con Facebook, Instagram, Tiktok, etc non è a titolo gratuito ma oneroso. Questo obbliga il social network ad adempiere correttamente alle proprie obbligazioni. Prima fra tutte la possibilità di avere un account attivo e funzionante.
Se il profilo social viene ingiustamente sospeso, bannato, disabilitato o limitato la piattaforma deve rispondere del proprio inadempimento e, in alcune situazioni, risarcire i danni cagionati all’utente.
Danni che potrebbero essere molto ingenti qualora l’account social venisse definitivamente cancellato.
La perdita di dati e di contatti potrebbe infatti cagionare sia un danno patrimoniale che relazionale.
Spesso la decisione del social network di bannare l’utente dipende da errori algoritmici o da azioni di terzi che, mediante accessi abusivi, si impossessano del nostro profilo. Gli hacker rubano i nostri profili social per commettere atti illeciti che, contrari alle condizioni d’uso del social network o agli standard della community, portano alla immediata sospensione del profilo.
A nulla serve scrivere al social network email che, il più delle volte, mai ottengono risposte.
In tutte le ipotesi in cui l’account social è stato sospeso per fatti non imputabili all’utente è possibile diffidare il social network a riattivare l’account attraverso una precisa procedura stragiudiziale che, passando attraverso un’analisi giuridica e informatica dei fatti che hanno condotto alla disabilitazione, è volta a costituire in mora il social network, invitandolo ad adempiere alla propria obbligazione e quindi ha ripristinare l’account.
Se hai inutilmente provato a fare ricorso attraverso i tool messi a disposizione della piattaforma, solitamente non funzionati, oppure hai inviato numerose mail rimaste senza risposta, l’unica soluzione è quella di procedere formalmente nei confronti del social network con l’invio una diffida ben argomentata e corroborata di tutte le informazioni e le prove utili a dimostrare l’errore che ha condotto alla illegittima disabilitazione dell’account.
Scrivimi qui per ottenere consulenza e assistenza per il recupero del tuo profilo disabilitato.
Si precisa che le consulenze non vengono rese gratuitamente ma solo dopo accettazione di preventivo scritto che verrà inviato previa descrizione del caso sottoposto